La zona dell’Allgäu (Algovia), che nel Sud-Ovest della Baviera confina con l’Austria, è conosciuta per i suoi formaggi pregiati. E non è un caso, dato che di queste terre alpine è originaria la Allgäuer Braunvieh, la bruna di Algovia.
La razza è la più antica della zona e frutto di diversi incroci. È originaria dell’antico ceppo bovino bos brachyceros, caratterizzato da corna corte, proveniente dalla zona del Caucaso e dell’Asia Minore. La Allgäuer Braunvieh si è incrociata con l’Ur, un antenato del bovino europeo: da qui è nata una razza locale conosciuta come Torf- und Pfahlbaurind. Questi animali hanno trovato il loro habitat vicino ai laghi della regione. Tra loro si è distinto proprio il ceppo dell’Allgäu, con esemplari di taglia più piccola e aspetto simpatico.
Per cosa veniva utilizzato questo bovino?
Nel corso dei secoli per la produzione di carne, di latte, e anche come animale da lavoro. Negli anni Sessanta, con l’obiettivo di ottimizzare la produzione di latte, la Allgäuer Braunvieh è stata incrociata con la razza “Brown Swiss Americana”, sviluppatasi oltreoceano come razza da latte pura. Da quel momento, purtroppo, si è andato perdendo il ceppo originale, che è passato allo status “in pericolo di estinzione” verso la fine degli anni Novanta.
Ancora oggi è così: la razza è infatti inserita nella lista rossa della “Gesellschaft zur Erhaltung alter und gefährdeter Haustierrassen e.V. (GEH)”, la “Società per la conservazione delle razze domestiche antiche e a rischio estinzione e.V.”: dai soli 80 esemplari si è passati a 500, un numero comunque ancora molto esiguo.
Oggi la Allgäuer Braunvieh viene allevata con amore e dedizione da alcuni allevamenti, anche famigliari, tipicamente per la produzione di latte. Grazie al foraggio con cui sono alimentate, il loro latte è di alta qualità, così come la panna e i formaggi che ne derivano. Anche se la loro produttività non si può paragonare a quella delle razze più vocate (le prime producono 6.000 litri di latte l’anno, le altre 10.000), innegabile resta la bontà del loro latte.
Anche la Fondazione Slow Food per la Biodiversità onlus si è mossa per tutelare questa antica razza di bovini: la Allgäuer Braunvieh è infatti inserita nell’Arca del Gusto, che tutela il patrimonio delle bontà di tutto il mondo a rischio di oblio.
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Qui, invece, in lingua italiana, la scheda della Fondazione Slow Food relativa alla Allgäuer Braunvieh
https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/razza-bovina-marrone-originale-dellallgau/