Tra l’Alta e la Bassa Baviera si trova una regione particolarissima e conosciuta in tutto il mondo dagli esperti produttori (ma anche estimatori) di birra, oltre che dai turisti che amano la Germania. Si tratta dell’Hallertau.

 

A cosa deve la sua notorietà? Al fatto che è la più grande area continua di coltivazione del luppolo del mondo. Dal punto di vista paesaggistico è un vero e proprio giardino verde in cui filari di luppolo alti fino a sette metri si susseguono a perdita d’occhio.

 

In Hallertau, o Holledau, come dicono gli abitanti, si può affermare sia nata la birra, dato che i primi birrifici sono stati fondati proprio qui tra l’XI e il XVI secolo. Non solo: già nel 1493 il duca Georg der Reiche, Giorgio il Ricco di Landshut, emanò le prime regole per la produzione della birra della Bassa Baviera. Solamente nel 1516 sarebbe poi stato emanato il famoso Reinheitsgebot (Editto della Purezza) da parte di Wilhelm IV von Bayern, il Duca Guglielmo IV di Baviera.

 

Oggi questo territorio vocato alla coltivazione del luppolo ospita ancora 20 birrifici attivi.

 

La produzione di luppolo è rilevante sia per la regione che a livello internazionale, dato che l’export copre addirittura i 170 Paesi del mondo in cui la birra viene prodotta. La Germania nel suo complesso copre un terzo del raccolto totale; nel solo Hallertau si coltivano ben 25 varietà di luppolo.

 

Una vita tra i filari

 

La coltivazione è impegnativa, al punto che un detto in voga in Hallertau sostiene che “il luppolo richiede ogni giorno il suo padrone”, a confermare la cura quotidiana che gli imprenditori agricoli devono porre in questa produzione.

 

La lavorazione è continua in ogni stagione: in inverno le piante vengono fissate ai fili – in modo ancora manuale – in modo che possano crescere diritte; poi arriva la potatura, la cura dei filari. Solo a fine estate giunge il momento della raccolta, cui seguono l’essiccazione e trasformazione in pellet o estratti per le diverse necessità delle aziende birraie.

 

Lungo questo territorio si sviluppa anche la Hopfenstrasse (Strada del luppolo), lunga quasi 70 chilometri, toccando da Freising (dove si trova il Bayerische Staatsbrauerei Weihenstephan, il più antico birrificio del mondo) ad Abensberg (dove si trova la Kuchlbauer-Turm, Torre Kuchlbauer, dedicata alla birra bavarese e ai suoi birrifici).

 

Essendo collocata in posizione centrale tra le grandi città bavaresi di Monaco, Ingolstadt, Ratisbona e Landshut, la zona dell’Hallertau è meta anche del turismo slow e agreste, dedicato a tutti coloro che vogliono riscoprire la bellezza della campagna e le sue tradizioni.

 

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